P O E S I E
A M O R E
Fuori il mare e la notte,
dentro la fioca luce
d’una lampada accesa.
S’ode sul tetto il freddo
mormorio della pioggia.
Sulla spiaggia deserta
una brusca voce chiama
e si perde nel buio.
Intorno un vuoto immenso
in attesa d’un altro giorno
senza colore, che somiglia
a... niente.
E’ quasi mezzanotte,
stanco e senza vita
m’addormento
nel letto umido
della mia solitudine.
Nel sonno rivedo
aprirsi tra fasci di luce
abbagliante come il sole
che illumina la notte
senza fine
ed il mare grigio
della mia anima.
E sento il cuore battere
ed invocare : Amore !
MERIGGIO ESTIVO
Nella quiete luminosa
del caldo meriggio estivo,
tra ulivi argentati
e bassi vigneti
di aspra uva nera,
dove il tempo è scandito
da una clessidra di pietra,
io, sono parte di un sogno
vissuto da questa natura
caduta in un letargo
incantato!
IL CIRCO
Il Circo si raccoglie
muovendo lungo la via
battuta dalla pioggia
e dal vento.
La carovana s’allontana
in silenzio;
lo schiamazzo è finito:
le favolose fantasie
lasciano la città.
L O N T A N O
Conchiglie bianche
splendenti sulla spiaggia.
Mi volto e guardo...
lontano.
Un cuore solo,
una casa diversa.
La lunga strada
verso il paese...
sempre più lontano.
Lo so! Non la rivedrò
mai più...lo sento.
Il tempo è tempo,
e la lontananza...
è oltre il tempo...
lontano...sempre più
lontano.
Lo so. Non la rivedrò
Mai più… mai più.
LUCI SPARSE
Poche luci, qua e là,
luci sparse
di piccole case illuminate;
poi, luci in fila: una strada;
due luci che si muovono:
sì, è proprio un’auto.
E’ notte, ma il cielo
è così blu…
e quelle luci là…
sì, è vita.
FIORI
Fuori, le nubi della tempesta
si muovono silenziosamente
sopra il polveroso viale,
dove i fiori, voltandosi,
stirano i loro fragili steli
per raggiungere e baciare
il cielo.
LA GROTTA DEI BRIGANTI
La grotta dei briganti
è là nel bosco,
orrida e nascosta;
le sue volte parlano
solo a chi le ascolta.
Mille storie
esse raccontano:
storie di fame,
storie di dolore,
storie di morte,
storie di terrore.
La storia di Maria
e del suo amore,
uccisa dai soldati
mentre splendeva il sole.
La storia di Fiascone,
brigante innamorato,
uccise papa Tore,
infame stupratore.
La storia di Tenuzzo,
bandito per miseria,
colpito a morte
maledì la sua sorte.
La storia di Concetta
e del suo amato eroe,
morirono bruciati
sul carro dei soldati.
La storia di Lucetta,
di Ciro e Zappatore,
la storia di Tabarro
e dell’amico Pingitore.
Storie di morte,
e favole d’amore.
La grotta dei briganti
è là nel bosco,
orrida e nascosta;
le sue volte parlano,
ma nessuno le ascolta.
IN ATTESA
Il sole ti brucia gli occhi,
e tu sei lì
La pioggia leviga il tuo viso,
e tu sei lì
Il mondo si muove attorno,
e tu sei lì
Colonne d’indifferenza
ti sovrastano,
e tu sei lì…
In attesa del tuo sogno,
del tuo povero sogno
di periferia.
MATTINA D’OTTOBRE
Mattina d’ottobre.
Mi sveglio
piano, piano
nel letto ancora
caldo di sogni.
Leggeri rintocchi
di lontane campane
mi sfiorano la mente.
E sento, nel vento,
gli spari rincorrersi
dietro a poveri uccelli.
Non tutti
rimarranno alti
nell’azzurro
cielo lucente.
Ed io, con bianche ali
di pace, volerò nel tempo.
SOLE DEL SUD
Sole del sud
che scaldi
le nostre bianche
case,
la nostra rossa
terra,
le nostre anime
tormentate,
i nostri sogni
di pace e libertà.
Sole del sud
che riscaldi
i nostri stanchi
corpi,
immoti nel tempo
della storia.
Sole del sud
che illumini
il nostro mare
azzurro come il cielo
che su di noi incombe,
calotta di luce spaziale
nel buio della notte
eterna.
Sole del sud
che scaldi
ed illumini
le nostre speranze,
lontane… nel tempo.
LUNA PIENA
Luna piena,
melodia di luce
nel silenzio
della notte incantata.
Languido miraggio
di un cuore
che naufraga
in un mare di lacrime
mai versate.
Mentre il tempo…
passa.
SERATA D’ESTATE
Serata d’estate.
Tre stelle scintillano nel cielo.
E tu sei con me, amore mio.
La loro luce illumina
il nostro cammino.
E tu mi accarezzi, amore mio.
Il mare è calmo,
il profumo è intenso.
E tu mi abbracci, amore mio.
E’ bello averti qui, stare con te
ed ammirare il tuo bel viso
illuminato dalle stelle.
SOGNANDO CASABLANCA
Bianca, la città
si rispecchia
nel mare d’argento.
La luna è alta nel cielo.
Le stelle tremolanti
accendono il filo soffuso
d’un orizzonte perduto.
Sognando...Casablanca
e le struggenti note
del piano di Sam.
Suonala ancora…Sam!
Non ti fermare.
Rick è con noi.
Sarà sempre con noi.
La sua sigaretta accesa
invola un filo di fumo
bianco come la luna.
Guarda fisso nel buio,
verso il mare calmo
e pensa soltanto a lei,
bella, bellissima, lontana !
Come i nostri sogni,
le nostre speranze,
i nostri amori più belli,
perduti nel tempo.
Suonala ancora...Sam!
Non ti fermare mai.
Le note del tuo piano
ci accompagnano
nel corso della vita.
il tempo passa e va,
mai più ritornerà…..
Suonala ancora...Sam!
Non ti fermare.
La tua canzone
ci fa sognare
Casablanca.
Tuglie nei libri
SOLE DEL SUD
Dopo le tante esperienze di prosa, dai saggi di carattere storico ai racconti, con Sole del Sud (Tip. 5 EMME, Tuglie, 2007) Lucio Causo sperimenta i territori della poesia. Lo statuto poetico gli consente di far vibrare tomi intimistici e delicati attorno alla vicenda umana.
E’ una poesia delle piccole cose, dei luoghi vissuti, dei paesaggi conosciuti, degli oggetti cari, dei film assaporati fino alla battuta finale, suonala ancora Sam!
Il sole del Sud riscalda e illumina le case, la terra, i corpi stanchi, i sogni, il mare e le speranze, ma la sua azione benefica appare tuttavia lontana, agognata, invocata come in una preghiera.
Cantore della lontananza e del ricordo, Causo riesce a sublimare il proprio dolore personale nell’incanto malinconico di una natura dimessa, autunnale, crepuscolare o lunare.
“Affacciato al pozzo/ della mia malinconia,/ osservo incantato/ la candida luna piena;/ riflesso di liquida luce/ sulle scure acque/ della mia tristezza./ Ascolto in silenzio/ la mia ombra/ sussurrare alle stelle/ la mia infinita/ solitudine.” (Chiaro di Luna, p.16).
La dimensione privata trasfigura la realtà circostante, rendendola mutevole e ambivalente, ora espressione di vita, di pienezza e forza (conchiglie bianche/ splendenti sulla spiaggia;/ nuvole in fiamme/ sull’immensa distesa/ del mare dorato/ forte lo scrosciare delle impetuose acque), ora simbolo di desolazione e precarietà (ed è così che tra le grigie sabbie/ inerte mi ritrovo,/ liscio sasso dal falso brillare). Con un ritmo in battere e levare, l’anima, dapprima prostata, si rialza e ritrova la pace, poi ricade nel rimpianto e nuovamente si libra in un volo ad ali spiegate.
“Assorto nei miei pensieri,/ osservato dagli occhi silenziosi/ della magica natura,/ spiego le grandi ali dell’immaginario/ al vento delle sensazioni./ E’ cos’ che la mia anima/ s’illumina d’infinito/ e finalmente libero/ dal peso del presente/ spicco il volo verso l’orizzonte,/ magico pentagramma/ sul quale lentamente/ si compone una melodia/ fatta di luce e di colori./ Intanto seguo il sole/ che si colora d’immenso.” (Pentagramma, p. 22).
Il tempo, come un’onda, travolge i granelli di vita ammucchiati pazientemente nei giorni e, ritirandosi, li sospinge nelle profondità abissali dell’eterno. L’uomo osserva inerme il suo fluire, ma sorride perché nelle sue mani stringe i ricordi più dolci.
Ilaria Tricarico
Pubblicato su “PAESE” di Agosto 2007.