Mangystau
Gaspare Giacomarro  Gaspare Giacomarro
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Associazione Aksaicultura
La scuola d'italiano in Mangystau Region
Kazakhstan

 

LETTERA AGLI STUDENTI DA GIANLUCA CHIARENZA

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NOTIZIE DA MANGYSTAU - CULTURA

14/04/10  NAURIZ 23 MARZO 2010




LETTERA A ZHANAR E GIANLUCA, marzo 2010.


lettera




La festa del NAURYZ

Il Nauryz è la celebrazione dell’arrivo del nuovo anno, secondo il vecchio calendario orientale ed e’ una festa molto importante per la gente dell'Asia centrale e del Kazakistan in particolare. La festa del Nauryz si celebra da almeno 3000 anni e tuttoggi è profondamente radicata nei rituali e nelle tradizioni della religione zoroastriana.
Oggi, la festa è celebrata in Iran, Iraq, India, Afghanistan, Tagikistan, Uzbekistan, Azerbaigian, Kazakistan e Kirghizistan. Molte tradizioni specifiche e costumi si sono evoluti nel tempo in diversi paesi, ma elementi originali della celebrazione della ciclica rinascita della primavera sono tutt’oggi condivise.
Il Nauryz si celebra il 22 marzo, giorno dell'equinozio di primavera. Nel passato e soprattutto nella steppa, il giorno in cui veniva celebrato dipendeva dal clima della zona e, soprattutto, dall'aspetto della prima erba e della prole del bestiame. Così, la celebrazione del Nauryz nella steppa non era legato a una determinata data, per esempio, l’arrivo del nuovo anno veniva celebrato molto prima nel sud che nelle zone settentrionali.
L'inizio dell'anno è, da sempre, stato segnato dalla comparsa della prima erba verde - Kok - la stessa parola era usata dagli abitanti della steppa per indicare il cielo. Kokke zhetu significa “raggiungere il cielo", "per raggiungere l'apice della felicità ", un altro significato è quello di "vivere fino a vedere la prima erba della primavera". L'associazione di idee era per il pastore, naturalmente, la nascita di pecore e cavalli, che inspirava fiducia nella sopravvivenza e nel futuro. Ai tempi del nomadismo, la celebrazione della primavera veniva associata anche alla giornata durante la quale la aul (villaggio), provenendo dal campo invernale, si reinsediava nei luoghi del pascolo primaverile. La più bella ragazza guidava la marcia portando la bandiera, seguita dal resto delle persone e da una serie di capi di bestiame che trasportavano beni e le yurte.
Il moderno nome kazako per il nuovo anno - Nauryz - deriva dal persiano (Nau + Ruz) che significa anno nuovo Nell’antica lingua kazaka, veniva chiamato anche Uly Kuni , il giorno di tutto il clan o tribù. Da qui la tradizione della riconciliazione di vecchie controversie tra parenti durante un banchetto e scambio di doni e auguri. Un altro nome era Ulystyn Uly Kuni , "grande giornata del popolo" che significava l'inizio del mondo, la nascita della primavera e l'arrivo di giornate più calde.
Una vecchia credenza, tramandata fino ad oggi, dice che quanto più si celebra la festa del Nauryz, tanto maggiore sarà il successo che si avra’ durante tutto l'anno, da qui il gran numero di riti festivi. I Kazaki indossando i loro abiti migliori, si fanno visita a vicenda, con vicendevoli scambi di complimenti, auguri di benessere e buona fortuna per il nuovo anno. Una doppia stretta di mano seguita dal toccare entrambe le spalle è il tradizionale saluto nel giorno del Nauryz. In Kazakistan, il Nauryz è l'occasione per mettere in pratica le tradizioni dell'ospitalità kazaka - "per un kazako qualsiasi uomo è un ospite" e "qualunque invitato deve essere ricevuto con onore". L 'importanza di ospitalità è caratterizzata dall’intallazione di yurte e tutti sono benvenuti ad entrare e condividere una grande varietà di alimenti, come kazy, Karta e shuzhyk (un assortimento di carni di cavallo), baursaks (pasta fritta), formaggio Kurt (palline di formaggio secco salato), Airan (latte acido), irimshik (ricotta), kymyz (latte di giumenta fermentato) e shubat (latte di cammellafermentato). Tradizionalmente, il cibo e’ il simbolo di benessere e di abbondanza per il prossimo anno. Il momento principale di festa, di solito a mezzogiorno, è preceduta e seguita da una preghiera in onore degli antenati, letta da un mullah. La persona piu’ anziana presente, dà la sua benedizione, Bata , di modo che, anno dopo anno, la prosperità sia parte integrante della famiglia.
Analogie con il Capodanno persiano e con i rituali zoroastriani si trovano nel significato del numero sette, un numero mistico. Il piatto rituale principale, "Nauryz-kozhe" , comprende sette ingredienti, a significare le sette fonti della vita - acqua, carne, sale, grassi, farina, cereali e latte. Questi elementi a loro volta simboleggiano la gioia, la fortuna, la saggezza, la salute, la ricchezza, la crescita rapida e la protezione celeste. Ognuno deve visitare sette case e invitare sette persone.
"Koktem tudy" (la primavera è nata) è il tipico modo con il quale I kazaki si salutano a Nauryz quando si incontrano. Le strade sono piene di attività e la festa Nauryz è accompagnato da corse di cavalli e giochi tradizionali come Kokpar, Audaraspak, Kyz kuu, Altybakan , e molti altri. Tutti, uomini e donne, giovani e anziani sono coinvolti in giochi e gare tra cui il kuu Kyz, un gioco a cavallo in cui il vincitore ha il diritto di baciare la ragazza dei suoi sogni. La giornata si conclude con i piu’ giovani impegnat in una partita di Aksuek , che consiste nella ricerca di un osso gettato nella steppa da uno dei giocatori.
Le tradizioni e le usanze di questa festa sono state tramandate ed adattate da generazione in generazione. Le celebrazioni dei nostril giorni includono eventi di beneficenza, spettacoli teatrali, e momenti dedicate alla causa ambientalie come la cura di alberi e piantine, la pulizia straordinaria di parchi, dei giardini pubblici e delle strade. E’ da ricordare che l’avvento della primavera, il rinnovamento eterno della natura e della vita, viene celebrato in tutto il mondo da culture diverse. Ciò rende questa festa importante in Kazakistan, non solo per i kazaki, ma anche per la moltitudine degli appartenenti alle diverse nazionalità che vi abitano.



GASPARE GIACOMARRO_BAUTINOCULTURA
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