Elvira Aijanova


Marziya Aliyeva


Dina Ismagulova

 

NOTIZIE DA AKSAI REPORTER TEAM

17/02/13  IL MIO RITORNO NEL PAESE DEL SOLE

IL MIO RITORNO NEL PAESE DEL SOLE

Differenze di due paesi lontani – Italia e Kazakhstan

 

 

 

Viva l’Italia, sempre nel mio cuore. Questa nazione è diventata come la mia seconda casa. Ho studiato due anni presso il Politecnico di Torino e quando è venuto il tempo di rientrare in patria, in Kazakistan, non pensavo che sarei tornata ancora una volta. Dopo di ritorno in Kazakistan, sono stata assunta dalla società italiana Tecnomare. Così la mia vita è continuata con un ritmo italiano. Dopo due anni di impiego nella società, ho ricevuto la possibilità di tornare in Italia ancora una volta per un viaggio di lavoro. La mia felicita è stata infinita! In quei due anni avevo sentito molta nostalgia dell’Italia. Questo secondo viaggio nel paese del sole si è distinto dal primo. Infatti, questa volta è stato più facile, in quanto conoscevo già il paese e la lingua, nonostante in un primo momento sia stato abbastanza difficile abituarsi al ritmo di una grande città come Milano, non paragonabile alla piccola Aksai: un enorme torrente di automobili che si spostano in direzioni diverse, migliaia di persone che si muovono veramente in fretta per raggiungere il lavoro usando la metropolitana affollatissima e per rientrare a casa la sera.  Come le città si differenziano una dal’altra cosi gli uffici delle società sono diversi. La sede di Milano si trova in un grattacielo dove, nei primi giorni, mi sono persa varie volte, confondendo gli ingressi e le uscite. Gli uffici dei vari servizi interni sono enormi e sono separati non da pareti in muratura come siamo abituati a vedere nei nostri edifici, ma con armadi che fungono da pareti, dove si custodiscono i documenti dei progetti. Confrontando questi uffici con quelli in cui ero stata abituata a lavorare, volevo sottolineare la differenza nel numero dei collaboratori e degli impiegati. Per esempio: se vi sono tre collaboratori nel mio reparto HSE in Aksai, a Milano ve ne sono quindici; ai tre collaboratori del riparto processisti di ksai, corrispondono trentaquattro collaboratori a Milano. Questo rende l’idea anche delle dimensioni dei progetti da realizzare. Ho anche notato che esiste una certa differenza nel modo di lavorare e l’ho scoperto vivendo vicino ai colleghi per alcuni anni per molte ore al giorno. In questo modo si conoscono il carattere, le abitudini ed i gusti delle persone. Un collega di Milano ha un temperamento irascibile e per questo motivo i colleghi avevano incollato un quadretto sopra la sua scrivania con la foto di una bomba incendiaria e con il suo nome scritto sopra. E’ stato molto interessante per me constatare che lui non si e’ risentito per questo ma si e’ divertito e, dopo una risata, il quadro e’ stato lasciato sul muro. Una parla molto spesso ad alta voce al telefono. Per questo motivo i colleghi avevano appeso la fotografia di una ragazzina che con il dito sulla bocca indica di fare silenzio. Un’altra collega ha capelli lunghi e chiari e per questo i colleghi hanno associato la sua immagine a quella della protagonista del famoso cartone animato “Smerphs”. Veramente molto carino. E’ stato interessante vedere che tutti i colleghi italiani amano tenere sulla scrivania le fotografie dei figli, oppure delle mogli o delle fidanzate, scattate in momenti particolarmente felici, per ricordarli in ogni momento. Negli uffici di Aksai non accade nulla di tutto questo. Constatare queste differenze e’ stato per me molto interessante e, sicuramente, educativo. Anche questo e’ un motivo per cui amo tanto l’Italia. Marziya Aliyeva

 

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Marziya Aliyeva per Aksai Reporter Team
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