Elvira Aijanova


Marziya Aliyeva


Dina Ismagulova

 

NOTIZIE DA AKSAI REPORTER TEAM

13/10/13  OREFICERIA KAZAKA

OREFICERIA KAZAKA

La tradizione e la vita di un popolo nei gioielli che indossa

 

 

Recentemente, visitando alcune oreficerie, ho deciso di procedere con l’acquisto di alcuni gioielli d’argento in stile nazionale kazako. L’argento mi e’ sempre piaciuto molto più dell’oro. Devo anche precisare che fino ad ora ero indifferente a tutti quei gioielli di fattura nazionale, in quanto pensavo fossero una miscela di diverse culture, ma sono anche orgogliosa di essere una donna kazaka. Crescendo e maturando ho capito quanto sia importante la cultura nazionale e per quanto riguarda la gioielleria kazkaka ho visto quanto sia bella e come  incredibilmente si integri perfettamente con i dettami della moda di oggi. Mi piace quindi raccontare dei gioielli indossati dalle donne e ragazze kazake fin dai tempi antichi. E’ interessante constatare che il tipo di design utilizzato oggi e’ rimasto praticamente invariato, confermando l'importanza della tradizione per il popolo kazako. Nella cultura nazionale l’oreficeria kazaka occupa, infatti, un posto speciale. Fin dai tempi antichi, i maestri kazaki hanno utilizzato vari materiali, ma quello che li ha attirati maggiormente e’ stato l’argento, materiale attribuito alla magia, con proprietà terapeutiche e di particolare purezza. I disegni che decoravano i gioielli mettevano in evidenza la dignità, la posizione sociale e quella territoriale di chi li indossava. Dalla nascita alla morte le donne kazake indosavano diversi tipi di gioielli che correspondevano alla loro eta’ e posizione sociale. Si dice che le persone più agiate avessero un corredo di ben tre chilogrammi di gioie, il cui design e numero erano coerenti con l'età’.

 

Cosi’ i giovani indossavano semplici monili in forma di orecchini e braccialetti, ma con i passare degli anni la decorazione diventava più complessa e per le donne dopo il matrimonio era più facile ostentare queste decorazioni, che non avevano solo un ruolo estetico, ma sono state condizionate dalle tradizioni e usanze del popolo kazako. Questo popolo ha sempre amato utilizzare per gli ornamenti ciò che offre la natura, fauna e flora "koshkar muiz" (dalla lingua kazaka “il corno di montone", “kurt-kulak” ("il crocicchio di corni di montoni", “zhapyrak gul” ("il trifoglio" e gli antichi maestri conoscevano molte tecniche quali coniatura, granulazione, incisione, taglio, annerimento, etc. Le pietre inoltre, hanno dato alla gioielleria un grande carico semantico. Ad esempio, il turchese e’ sempre stata la pietra portatrice di felicità, la corniola quella della prosperità e della gioia ed il corallo proteggeva dal male. Si credeva che le pietre potessero guarire dall’infertilità’, proteggere dal malocchio, mantenere giovinezza e vigore. Venivano utilizzati anche topazi, perle, diamanti, rubini e cristalli. Anche i bambini indossavano le loro prime decorazioni, spesso vari ciondoli contro il malocchio eseguiti in argento con intarsi di corniola. I neonati venivano ornati alle mani ed ai piedi e spesso sul cappello. Le bambine indossavano orecchini di madreperla, pietra che secondo il parere dei nomadi protegge dalla lingua del male, con semplici braccialetti dal modello “timbrato”.

Più tardi, le ragazze portavano orecchini in argento massiccio con alcuni ciondoli e verso gli undici anni la ragazza aveva un vero e proprio completo di gioielli, tra cui quelli della treccia, realizzati in argento ed intrecciati appunto in una treccia, e mentre camminava emettevano una specie di ronzio, un giudice sulla natura della futura sposa. Le ragazze portavano braccialetti (blezik) su uno o entrambi i polsi e sulle dita alcuni anelli, considerati una decorazione adatta a tutti i giorni, in quanto si pensava che cuocere il cibo con mani senza anelli lo avrebbe reso impuro. Durante il primo anno di matrimonio si portavano gioielli con il significato benaugurale di fertilità, con immagini stilizzate di frutti e  semi. Per le per le donne più anziane, gli anelli diventavano massicci, posti su due dita e chiamati “kudagi zhuzik”, anelli di pronubi, che simboleggiavano la connessione dei due giovani e li regalava pronuba alla suocera della sposa. Questo dono simboleggiava il patrocinio e la bonta’ di una giovane nuora. Quali gioielli preferisce la ragazza kazaka moderna? Naturalmente il completo di decorazioni che era stata la sua dote e’ ormai storia. Molte tradizioni però sono ancora oggi rispettate. Ad esempio, i genitori pongono un piccolo braccialetto sulla mano del lattante per preservarlo dal malocchio oppure perline colorate sulla cappello della bambina. Le ragazze indossano gioielli al passo con i tempi, che comunque mantengono il sapore nazionale, come la catena d'argento con un ciondolo a forma di mezzaluna ed amano i grandi orecchini pendenti d'argento con una gemma. Le donne anziane preferiscono i braccialetti nazionali “blezik” in oro o argento con gli ornamenti nazionali.

Come ho già detto all’inizio sono una miscela di diverse nazionalita’, ma mi considero una donna kazaka. Solo ora ho alcuni gioielli nazionali. Cosa potrebbe voler dire? Memoria genetica, voler seguire la tradizione? Un po’ di tutto questo, ma soprattutto l’ammirazione per le cose belle e sagge, per quella memoria che elude il tempo, indipendentemente dalla nazionalità. Elvira Aijanova