La prima giornata del Festival
Notevole successo per tutti gli eventi proposti
Basilica Palatina di Santa Barbara - Incontro "Virginia Wolf, la follia, la creatività (Foto L.B.)
Il Festival della Letteratura di Mantova si é aperto sotto i migliori auspici e non solo meteorologici, visto che un sole caldo ha salutato i primi eventi del pomeriggio di mercoledì 3 settembre. Ha dato il via alle ore 16.30 presso l'Atrio degli Arceri di Palzzo Ducale l'evento “Il Palazzo delle fiabe” a cura di Luca Scarlini. Si tratta di un progetto di collaborazione tra i sistemi bibliotecari della provincia di Mantova per offrire la possibilità' di conoscere l'immenso patrimonio della fiaba italiana del Novecento, con più di trecento titoli liberamente consultabili in formato cartaceo o in forma digitale, accompagnati dalle canzoni e dai film che questi libri di fiabe hanno ispirato. Molti autori che interverranno al Festival si alterneranno nelle letture di questi testi. Ed in Piazza Lega Lombarda la suggestione é continuata con la Compagnia della Lettura coordinata da Luca Scarlini con “Fiabe d'autore del Novecento”, che ha dato il via ai diciotto appuntamenti che si svolgeranno per tutta la durata del festival, con le fiabe di Tommaso Landolfi, Italo Calvino, Piero Chiara, Elsa Morante e moltissimi altri. Un altro progetto iniziato nella prima giornata di apertura e che accompagnerà tutte le giornate del Festival é quello organizzato presso la Sagrestia dell'Archivio di Stato con il titolo “I soldati negli archivi” che rientra negli eventi che saranno proposti per il Centenario della Prima Guerra Mondiale. Sarà data qui visibilità alle tante piccole storie di soldati impegnati nel conflitto sui vari fronti, attraverso questo laboratorio di ricerca matricolare, dove tutti potranno ricostruire il percorso dei proprio famigliari che hanno combattuto, attraverso l'emozione di ritrovarne il nome e la storia di ognuno. E' iniziato oggi anche il programma di “Accenti” presso la Tenda Sordello che ogni giorno vedrà l'alternarsi di numerosi scrittori, filosofi, opinionisti che porteranno all'attenzione del pubblico temi di attualità ed esperienze personali. Questo primo incontro, si é incentrato sull'immaginario dell'opera di Guido Gozzano.
Eugenio Borgna (Foto L.B.)
Di notevole suggestione l'incontro presso il Teatro Bibiena che ha visto in scena la scrittrice e saggista italiana di origine armena Antonia Arslan, che ha tratteggiato la figura di Matilde Serao, citata ancora nei libri di testo ma quasi dimenticata. Questa donna, la prima ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino, a cui seguì Il Corriere di Napoli e il Giorno e che Benedetto Croce definì in uno scritto dei primi del Novecento “di fantasia mirabilmente limpida e viva”, non merita di essere relegata negli anfratti della letteratura italiana, ma deve essere riscoperta e rivalutata. E ne “Il ventre di Napopoli” si può ancora entrare nel pensiero della Serao attraverso l'amore incondizionato per questa città. Appassionanti le letture di Nicoletta Maragno. Ma un'altra donna che merita attenzione e la cui personalità può ancora oggi rivelare delle sorprese é sicuramente quella di Virginia Wolf, che lo psichiatra Eugenio Borgna, autore di numerosi saggi specialistici ed altri più divulgativi, ha spiegato come la creatività e le esperienze psicotiche possano convivere e portare ad espressioni di grandiosa bellezza e, talvolta, ad una fine drammatica. Un altro incontro particolarmente intenso si é preannunciato quello dal titolo “Una morte umana” condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Maria De Hennezel con Francesco Abate e Luciano Orsi, per mettere in evidenza il modo in si vive oggi ma soprattutto il modo di morire e dare a questo momento drammatico e traumatizzante possa essere gestito con umanità, soprattutto in relazione al problema dell'eutanasia. Piazza Castello ha ospitato Michele Serra, presentato al folto pubblico intervenuto da Federico Taddia, che subito ha avviato la discussione sull'ultima fatica dell'autore, il libro dal titolo “Gli sdraiati”, che sta riscuotendo grande successo nelle librerie. A vivacizzare l'incontro un gruppo di sei giovani che hanno lanciato all'autore molte domande e parecchie critiche sul modo di vedere i giovani di oggi e di aver proposto uno stereotipo non completamente veritiero, mentre i genitori presenti si dichiaravano in accordo con l'autore. Ne é nato quindi un dibattito costruttivo. Pr finire, in serata si sono svolti altri incontri interessanti e molto seguiti, tra i quali quello in Piazza Castello condotto da Philippe Daverio, che ha proposto, con la solita verve e competenza, il profilo di Tazio Nuvolari, una lezione sul pilota e la sua tensione spasmodica alla velocità e sugli avvenimenti del secolo che lo vide protagonista. “Pitching in piazza” é stata una vera e propria lezione di giornalismo, attraverso le opere, in questo caso dei video, prodotti da alcuni giovani. Davide Camarrone, Christian Elia ed Andrea Segre hanno discusso con loro estrapolando le motivazioni più profonde che hanno spinto questi giovani nella scelta dei temi trattati. Luisastella Bergomi
Pitching in piazza (Davide Camarrone, Christian Elia e Andrea Segre (Foto L.B.)