Incontro con Don Luigi Ciotti
Tenda dei Libri - Giovedì 4 settembre
DIVENTATE TUTTI SOVVERSIVI. RIBELLATEVI ALLE INGIUSTIZIE
RIPRETENDEVI LA DIGNITA'
Il pubblico della Tenda dei libri (Foyto L.B.)
Da quattrocento anni in Italia si parla di camorra e di cosa nostra ed esiste una legge del 1996, la Legge 109 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose che ha segnato una svolta nel contrastare le organizzazioni criminali nel nostro paese, un successo dell'Associazione Libera che aveva raccolto un milione di firme per togliere i capitali ai mafiosi, motivo principale per cui Pio La Torre fu ucciso tre mesi prima della promulgazione di tale legge. Con queste parole esordisce don Luigi Ciotti nell'incontro tenutosi presso la Tenda dei Libri in Piazza Sordello, precisando ciò che questa legge ha messo in moto, i dati di Libera in merito alle confische dei beni: sono più di 5.000 i terreni confiscati e riutilizzati con scopi sociali e più di 1.600 le associazioni che in Italia hanno aderito a Libera. Molto deve essere ancora fatto, continua, la legge deve essere migliorata, ma negli ultimi due anni purtroppo tutto si é fermato. Il passato governo Letta ha fatto una proposta migliorativa che quello odierno ha ripreso, ma é necessaria un'accelerazione.
Nel primo anniversario della strage di Capaci, il 21 marzo 1995 Libera ha indetto la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, incontro annuale con i famigliari delle vittime di tutte le stragi ai quali ridare speranza e, soprattutto, dignità, facendo il nome dei caduti, di quei “ragazzi delle scorte” che non vengono mai nominati, come Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, morti per la libertà e la democrazia nell'esplosione di Capaci. E proprio in questo luogo durante la cerimonia funebre il vescovo disse: chi mastica di essere cristiano diventi la coscienza critica del mondo e non fidatevi di chi non incide la crosta della terra”. Ognuno di noi ha delle precise responsabilità, non può voltare la testa, restare nell'orticello nascosto e coltivare l'indifferenza o meglio, lanciare solo parole e mai fatti. Ogni gesto conta ed ognuno é chiamato a portare il proprio contributo.
Don Luigi Ciotti (Foto L.B.)
Nello spazio straripante di pubblico corre un fremito di giustizia e di verità sottolineato da applausi fragorosi e da qualche momento di commozione. E don Luigi ricorda la presenza di papa Francesco alla Giornata della Memoria 2014 e ciò che ha detto dopo l'interminabile lettura dei nomi delle vittime di mafia, suscitando grandissima eco attraverso tutti i mass media: “Vi abbraccio. Sono al vostro fianco” E rivolgendosi agli “assenti” uomini e donne: “Pentitevi!Voi che adorate il male: io vi scomunico” Non era mai successo, sebbene Giovanni Paolo II avesse già lanciato un anatema contro di loro come del resto fece anche papa Benedetto XVI. Per tornare al tema dell'incontro che verteva sul cibo, un soggetto molto in voga in questi mesi anche in previsione dell'EXPO 2015, Libera Terra ha assunto un impegno costante di giustizia e legalità, fondando le cooperative agricole si terreni confiscati, anche su quelli di Reina precisa don Ciotti, che ricorda “devono restituire tutto!” Ciò ha prodotto più di mille posti di lavoro per i giovani, assegnati tramite bandi pubblici. Questa sottrazione alla mafia vuole riportare dignità e Libera Terra sicuramente amplierà i propri confini, perché i prodotti della terra “fanno bene al palato ma soprattutto a chi li acquista”. Ma la mafia non demorde, precisa, e torna sempre più forte, in quanto vanta l'appoggio di alleanze nel corpo sociale. Ma il cibo, questo “strumento di libertà” deve portare giustizia e dignità ai popoli, a chi ancora oggi muore di fame mentre le spese militari nel mondo ammontano a più di tre milioni di dollari e trenta paesi sono in guerra. Diventiamo tutti sovversivi, ha concluso, prendiamoci responsabilità e diffidiamo di chi distribuisce solo “bacetti alla Madonna”. Luisastella Bergomi